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Finto zafferano, come riconoscere il fiore che uccide

Finto zafferano, come riconoscere il fiore che uccide

La stagione autunnale porta tutti noi a voler riscoprire la bellezza dei frutti della terra e la possibilità di raccogliere direttamente i prodotti naturali. È sicuramente la ragione per cui in molti si avventurano nei boschi in cerca di funghi, bacche o erbe particolari. La necessità è quindi quella di stare sempre attenti a cosa si raccoglie! Parliamo in questo caso della distinzione tra zafferano e finto zafferano, imparare a conoscere le differenze tra i due fiori è fondamentale e può salvare la vita.

Riconoscere ciò che è tossico da ciò che invece si può consumare è un consiglio da seguire sempre, ogni anno alcuni casi di intossicazione arrivano alle nostre orecchie riportando in auge la necessità di conoscere meglio ciò che vogliamo mangiare e cucinare.

Il caso

Purtroppo un caso di cronaca in particolare ha riportato all’attenzione la problematica del distinguere le due piante. Due coniugi di Cona (Ve), dopo aver passeggiato in alcune zone montane del Trentino hanno raccolto il fiore del finto zafferano (colchico d’autunno o Colchicum Autumnale) e cucinato i pistilli in un risotto. L’uomo è deceduto quasi subito in ospedale, mentre la moglie ha accusato i sintomi per le due settimane successive, fino all’ultima corsa in ospedale a Pieve di Sacco, che però non è servita a salvarle la vita. Le cause della morte sono state accertate a seguito dell’autopsia sul corpo del marito ordinata dal pubblico ministero.

I sintomi

Il colchico d’autunno contiene del veleno mitotico che può causare sintomi quali: dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e può portare alla morte. I sintomi possono comparire anche alcuni giorni dopo l’ingestione e portare al collasso cardiocircolatorio. È necessario quindi in caso di ingestione rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso o ad un Centro Antiveleni.

Le differenze tra il finto zafferano e lo zafferano

Il Colchicum Autumnale è un pianta della famiglia delle Liliacee ed è estremamente velenosa. Si presenta come un fiore lilla delicato, con alcuni pistilli dal colore arancio acceso. Il colchico e la pianta del vero zafferano si somigliano molto è vero, ma c’è modo di riconoscere la differenza conoscendo la stagionalità e i luoghi in cui crescono. Lo zafferano non cresce in queste zone e fiorisce tra fine ottobre e metà novembre, mentre il finto zafferano tra agosto e settembre. Importante anche il numero dei pistilli (o stami): lo zafferano ne ha 3, mentre il colchico ne ha in genere 6.  Il crocus sativus (nome scientifico dello zafferano) è poi di un colore viola più acceso rispetto al colchico.